Maria, Cristina e Virginia sono tre donne profondamente diverse, ma al contempo accumunate da un’esistenza trascorsa nella campagna delle risaie della Pianura Padana. Le vicende della loro quotidianità ci offrono uno scorcio sulla Lombardia rurale di fine Ottocento e sui contrasti sociali che la caratterizzano. Le pessime condizioni lavorative, la miseria e la cattiveria umana si alternano a momenti in cui a prevalere è una tenera ingenuità che travolge le protagoniste incapaci di sfuggire al proprio destino. Questo romanzo coinvolge per l'intensità con la quale dipinge una cartolina inedita della realtà rurale italiana a cavallo tra due secoli.Beatrice Speraz (1839-1923) è stata una scrittrice italiana, conosciuta anche con lo pseudonimo maschile di Bruno Sperani. La sua carriera inizia nel mondo del giornalismo, grazie alle collaborazioni con i quotidiani 'La Nazione' e 'Gazzetta piemontese'. Nel 1891 pubblica il suo romanzo più noto, 'Tre donne'. A questo seguirà una cospicua produzione letteraria, composta principalmente da romanzi e racconti, ma nella quale figura anche l'autobiografia 'Ricordi della mia infanzia in Dalmazia'. L'opera della Speraz è intrisa di critica sociale, dove trova ampio spazio la denuncia del ruolo subordinato della donna rispetto all’egemonia maschile, nonché un'accurata analisi psicologica che ha come oggetto proprio il rapporto uomo-donna.