Flora non si rispecchia nel mondo che la circonda: è una società a cui non appartiene, che non la comprende, né tantomeno la valorizza. Come il suo stesso nome lascia presagire, è un fiore in un deserto di bigottismo, arretratezza ed egoismo. Vedrà il suo sogno d’amore svanire per situazioni a lei esterne, assisterà al suo processo giornaliero di giudizi e cattiverie, verrà risucchiata in un vortice di avvilimento e apatia.Un romanzo forte e vero che, con la critica sociale tipica del verismo, proietta una realtà decadente e artificiale.Clarice Tartufari (1868-1933) è stata una scrittrice italiana. Apprezzata sia da Benedetto Croce che da Luigi Capuana, la sua poetica si colloca a metà tra verismo e decadentismo. La critica sociale e il valore estetico si fondono in opere limpide e crude, che fanno di Tartufari una delle più grandi scrittrici del Novecento italiano.