Romanzo noir diviso in tre parti che raccontano il suicidio di tre donne: Regina, Maud e Vitaliana. Ad unire questi misteriosi suicidi, avvenuti all'improvviso e senza alcuna spiegazione, vi è la figura di un dottore molto capace, rinomato tra i salotti della Parigi aristocratica, la cui anima nera si aggira indisturbata sotto gli sguardi di tutti: dopotutto, quanto sarebbe facile per un medico causare la morte delle sue vittime facendola figurare come suicidio? Mescolando atmosfere cupe e situazioni al limite della suspense, Ferdinando Petruccelli della Gattina presenta una serie di personaggi drammaticamente realistici nei loro difetti e nelle loro perversioni, restituendo il quadro di una Parigi dilaniata dai segreti in cui la vita è serena solo in apparenza. Ferdinando Petruccelli della Gattina (1815 – 1890) è stato uno scrittore, giornalista e politico italiano, esule del governo borbonico a seguito dei moti insurrezionali del 1848. Visse principalmente tra Francia e Inghilterra, dove fu apprezzato come prolifico scrittore e divulgatore di idee liberali e anticlericali, tanto da essere considerato uno dei precursori del giornalismo moderno. Oltre a 'I suicidi di Parigi' (1878), tra le sue opere ricordiamo 'Il sorbetto della Regina' (1872,) 'Malina di Taranto' (1843), 'Le notti degli emigranti a Londra' (1872), 'Il re prega' (1874) e 'Le larve di Parigi' (1877).